La sclerosi multipla sta attraversando un periodo di forte innovazione dovuto alla migliore comprensione dei meccanismi neuroinfiammatori e neurodegenerativi di malattia, e, nel contempo, allo sviluppo di nuovi farmaci che mirano proprio ad intercettare tali meccanismi. Tuttavia, la complessità dei meccanismi di malattia e quindi dei farmaci pongono problemi di gestione del rischio clinico, specie nel lungo termine. In particolare, eventi avversi emergenti e di potenziale interesse clinico-terapeutico sono le infezioni e i tumori, che possono derivare dalla modulazione cronica del sistema immunitario.
Pertanto, le nuove prospettive di ricerca sono di misurare nelle persone con sclerosi multipla i meccanismi neuroinfiammatori e neurodegenerativi in atto al momento della diagnosi e nel corso della progressione di malattia, e di utilizzare queste informazioni per definire la migliore terapia in termini di efficacia clinica e di rischio di eventi avversi. Tali processi sono potenzialmente monitorabili mediante l’uso di dati sanitari correnti, che forniscono un flusso continuo di informazioni sulle persone con sclerosi multipla e il loro stato di salute globale.
Le linee di ricerca del nostro centro puntano allo studio di marcatori clinici, radiologici e laboratoristici per la profilazione dei meccanismi neuroinfiammatori e neurodegenerativi di sclerosi multipla nel singolo individuo. Lo studio longitudinale di tali marcatori può inoltre consentire di monitorare e gestire tempestivamente il rischio clinico di eventi avversi. Inoltre, a livello regionale, il monitoraggio di utilizzo di risorse sanitarie può consentire di individuare eventi avversi, anche se rari, e di valutarne l’appropriatezza gestionale.